Il bagno anni Settanta
Il bagno anni Settanta è un errore della storia. Anche l'agente immobiliare, quello che parla una lingua diversa dalla nostra, aprirà la porta ai visitatori mettendoli sull'avviso: "Questo è il bagno ma, come vedrete, è da rifare". I visitatori osserveranno, restando fuori per prudenza, e senza alcuna esitazione concorderanno: rifare. Costi quel che costi questo bagno è da rifare.
Il bagno anni Settanta non lo vuole più nessuno. Con i suoi sanitari color rosa, azzurro, a volte viola, nei casi più estremi addrittura nero dove le gocce di calcare spiccano come la neve su un vulcano. Nel bagno anni Settanta è arrivato il metano ma lo scaldabagno elettrico è rimasto al suo posto, con un filo spelacchiato che penzola sopra la vasca da bagno e viene utilizzato per stendere la biancheria umida. Dalle tubazioni - che possono essere anche anni Cinquanta o anni Sessanta - esce un filo d'acqua di tonalità marrone. Ma il vero esperto per recensire il bagno non osserverà il colore, bensì il rumore che al primo zampillo comincerà a diffondersi ai piani alti e bassi del palazzo: una vibrazione prima sommessa e poi sempre più potente accompagnata da un suono sordo. WUUUOOOOOOOOO. Tutto il quartiere sa quando un inquilino tira l'acqua di un bagno anni Settanta, dove i più previdenti tengono anche una pinza per chiudere il rubinetto generale incastrato in caso di allagamenti.
Al bagno della foto, nella sua categoria, darei volentieri il massimo dei voti: osserva, caro lettore, il rubinetto corroso a destra in basso nella foto; contempla il pavimento scuro ineguagliabile, l'autentico lavabo rosa ormai introvabile. Ma nella votazione mi devo trattenere perchè manca un dettaglio fondamentale: i tappetini pelosi, ritagliati in modo da infilarsi perfettamente sotto il lavandino, il bidè ed il wc. Il pelo - prodotto con materiale sintetico vietato dalle attuali normative - deve rispettare standard precisi, con un lunghezza di dieci centimetri almeno in modo da trattenere batteri, microbi, sostanze organiche in generale e custodirli gelosamente.
Il bagno anni Settanta, caro lettore, fa cagare e in questo assolve diligentemente la sua funzione. Incompreso.
Il bagno anni Settanta non lo vuole più nessuno. Con i suoi sanitari color rosa, azzurro, a volte viola, nei casi più estremi addrittura nero dove le gocce di calcare spiccano come la neve su un vulcano. Nel bagno anni Settanta è arrivato il metano ma lo scaldabagno elettrico è rimasto al suo posto, con un filo spelacchiato che penzola sopra la vasca da bagno e viene utilizzato per stendere la biancheria umida. Dalle tubazioni - che possono essere anche anni Cinquanta o anni Sessanta - esce un filo d'acqua di tonalità marrone. Ma il vero esperto per recensire il bagno non osserverà il colore, bensì il rumore che al primo zampillo comincerà a diffondersi ai piani alti e bassi del palazzo: una vibrazione prima sommessa e poi sempre più potente accompagnata da un suono sordo. WUUUOOOOOOOOO. Tutto il quartiere sa quando un inquilino tira l'acqua di un bagno anni Settanta, dove i più previdenti tengono anche una pinza per chiudere il rubinetto generale incastrato in caso di allagamenti.
Al bagno della foto, nella sua categoria, darei volentieri il massimo dei voti: osserva, caro lettore, il rubinetto corroso a destra in basso nella foto; contempla il pavimento scuro ineguagliabile, l'autentico lavabo rosa ormai introvabile. Ma nella votazione mi devo trattenere perchè manca un dettaglio fondamentale: i tappetini pelosi, ritagliati in modo da infilarsi perfettamente sotto il lavandino, il bidè ed il wc. Il pelo - prodotto con materiale sintetico vietato dalle attuali normative - deve rispettare standard precisi, con un lunghezza di dieci centimetri almeno in modo da trattenere batteri, microbi, sostanze organiche in generale e custodirli gelosamente.
Il bagno anni Settanta, caro lettore, fa cagare e in questo assolve diligentemente la sua funzione. Incompreso.
Etichette: wc-post
10 Comments:
Questione di opinioni. Se quel bagno è nell’appartemento affittato a studenti a 300 euro a posto letto è magnifico. Al limite mi accontento di 295. Dai, facciamo 290 ultimo prezzo.
By gallo, at 8/2/07 11:38
prova a chiedere ad un architetto di ricostruirti un bagno anni settanta.
mia sorella ci ha provato con una cucina. sentimentalona e nostalgica mia sorella. con aria innocente ha chiesto un preventivo per una cucina in puro stile settanta. con pezzi originali frammischiati a moderne fòrmiche.
con colori tipo verdolino e giallino, sedie e tavoli con gambe cromate, maniglie dei pensili di plastica nera rivolta in sù. insomma quella roba.
il preventivo equivaleva al costo dell'arredamento del resto della casa.
è naturale che in quei casi poi ti nasca una sincera passione per lo stile contemporaneo.
ma io volevo dire altro, volevo dire che il sistema è sempre lo stesso. se tu hai una cosa vecchia, questa cosa è vecchia, da buttare e non la vuole nessuno (anzi, ci sarebbe lo smaltimento...costa). mentre se tu non hai una cosa vecchia ma vorresti averla, quella stessa cosa diventa immediatamente la più ricercata del mercato, comporta tempi biblici e costi inacessibili. ecco.
By dud, at 8/2/07 12:08
Dud, a saperlo vendevo a tua sorella la cucina della zietta!!! La prossima volta che vieni a trovarmi te la mostro, è unica nel suo genere :-)
Ma io vorrei sapere da Ansel dove ha fotografato questo bagno. Sembra quello della casa di Pinè di nostri amici ma loro hanno le piastrelline 5x10 verdine.... brrr...
By mariatn, at 8/2/07 12:21
Il bagno anni settanta è tremendo... sono d'accordo.. con quei colori improbabili ed i pavimenti glaciali ( sia alla vista che al tatto).. ma .. ATTENZIONE perchè su una cosa .. una sola.. ERA DAVVERO IMBATTIBILE !! Credo che la stragrande maggioranza dei bagni di costruzioni anni 70 fossero FINESTRATI. Si con una FINESTRA! vera! che non è una botola, un tubo di aereazione, una presa d'aria, un ricircolo, una cappa aspiratrice. Era un finestra apribile, spesso con orrendo vetro OPACO a ONDINE, da cui ci si poteva sporgere in mutande o in accappatoio, da cui vedevi i vicini con i bigodini mentre arieggiavano il delicato momento post-doccia in cui il vetro era appannato. Il bagno finestrato ora non è la regola ma quasi un lusso .. all'epoca era un requisito, anzi, forse no, era un dato di fatto.
By giramondo, at 8/2/07 13:55
Sulla cucina anni Settanta non so, ma in passato ci sono state epoche ben più fortunate. Prendi gli anni cinquanta e sessanta con i loro frigoriferi metallici bombati... Prendi le poltrone in cuoio anni Trenta.... Prendi i rubinetti anni Cinquanta, oppure le vasche da bagno esterne, appoggiate al pavimento... Tutto torna, in qualche modo, ma sfido chiunque a ricostruirsi in casa un bagno come quello della foto (Mariatn: non posso dirti di chi è.........)
P.S. e le pattìne che in certe case ti obbligavano a indossare prima di entrare? esistono ancora?
Maria, non posso dire di chi è questo bagno... c'entrano i giornalisti...!
By ansel, at 8/2/07 14:50
Quella foto offende il comune senso del design. Quando l'hai postata Karim Rashid ha sentito un brivido lungo la montatura degli occhiali e Castiglioni si e' rivoltato nella tomba.
Va bene, siamo tuoi fans e ti leggiamo comunque ma a questo punto preferisco il calzino, anche completamente bucato :-)
Vedo le tue pattine e rilancio con bigodini e retina per capelli in colore pastello. Per riequilibrare il tutto ti dico anche Ball Chair e lampada Arco(bellebellebelle), anche se non sono sicurissima che siano proprio anni settanta.
E' ovvio che oggi di baci non se ne parla.
By eus, at 8/2/07 15:17
eus: pazienza per i baci, arriveranno tempi migliori... per penitenza faccio outing: ti rendi conto che - da patrizia gentile in poi - ogni volta che leggo un tuo commento devo aprire una finestra e lanciare google? Come già dissi a suo tempo: ho preparato una copia delle chiavi del blog... :)
By ansel, at 8/2/07 23:35
L'unica cosa che non va in questo bagno (o almeno nella foto pubblicata) è quella tremenda bottiglietta di sapone: davvero trash. Per il resto promosso in pieno: grande personalità!! Molto meglio dei bagni di quelle insulse casette che costruiscono adesso, quelli sì fanno cagare...
By peter, at 9/2/07 20:49
questo bagno è fichissimo, come la maggior parte del bagni anni 70 che mi è capitato di vedere.
By Anonimo, at 7/4/08 21:52
Sinceramente... io sono una portatrice sana di bagno anni '70... E vale la metà di quello nella foto perchè è sicuramente molto più piccolo (il mio è un buco, anche se con l'immancabile vasca)... Ma lo adoro! Lo trovo simpaticissimo. L'unico vero difetto che ha è che per avere un aspetto pulito va lavato molto più spesso di un bagno nuovo. E concordo con il commento sopra: spesso ci sono case nuove e bagni nuovi desolanti nel loro essere nuovi...Ma l'autore del post sembra quasi dire che ci si debba vergognare ad avere un bagno così. Ma assolutamente no... Certo bisogna un pochino personalizzarlo, renderlo appunto...simpatico. Ma il mio ad es. nella versione natalizia in rosso riscosse un super successo! E tutti a dire "ma che carino il tuo bagno"... Sì, original anni '70!!!!
By Anonimo, at 15/4/09 15:57
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