Un calcio al passato
Prima o poi dovevo farlo. In un mondo dove i metri quadrati delle case costano un occhio della testa non posso permettere al passato di sottrarre spazio al presente. Così sono andato nel sottotetto e l'ho presa, ma prima di gettarla nel cassonetto ho voluto farla suonare un'altra volta, l'ultima: il suono dell'Olivetti Lettera 82 ora è registrato sui server di You Tube. Mi piaceva l'idea di inaugurare così, con un calcio al passato e un filmato affidato ai posteri, i video di fuoridalpalazzo.
Caro lettore di questo blog, il dubbio è legittimo, sputa il rospo: che ci faceva in casa mia una macchina per scrivere? Devi sapere che nell'era digitale - quella in cui con un telefonino puoi girare un video come quello allegato a questo post e in due minuti spedirlo in rete - la prova scritta per diventare giornalista professionista si deve sostenere utilizzando una macchina per scrivere meccanica. Incredibile vero? A me toccò nell'ottobre del 2001 quando sentii la gigantesca sala dell'Hotel Ergife (Roma) vibrare al battito di migliaia di tasti metallici, una musica simile a quella che puoi sentire nel famoso video di Jerry Lewis. Molto pittoresco, ma poco serio: ci sono giovani che non hanno mai visto una macchina per scrivere, scrivono pezzi inappuntabili ma vanno nel pallone quando è ora di sistemare il nastro con l'inchiostro. Con la mia Olivetti presa a prestito sono diventati giornalisti vari colleghi ma non mi renderò più complice di una farsa fuori dal tempo. Di gettarla in un cassonetto, lo so già, non troverò il coraggio: se qualcuno la vuole, a Trento e dintorni, mi scriva in email che gliela regalo, con la consapevolezza, però, che non vale niente. E se un giorno sentirò la nostalgia di quel suono sincopato, colonna sonora di un'epoca da me evitata per un soffio in cui l'attività di una redazione di giornale si misurava in decibel, aprirò il blog e me l'ascolterò contento.
Caro lettore di questo blog, il dubbio è legittimo, sputa il rospo: che ci faceva in casa mia una macchina per scrivere? Devi sapere che nell'era digitale - quella in cui con un telefonino puoi girare un video come quello allegato a questo post e in due minuti spedirlo in rete - la prova scritta per diventare giornalista professionista si deve sostenere utilizzando una macchina per scrivere meccanica. Incredibile vero? A me toccò nell'ottobre del 2001 quando sentii la gigantesca sala dell'Hotel Ergife (Roma) vibrare al battito di migliaia di tasti metallici, una musica simile a quella che puoi sentire nel famoso video di Jerry Lewis. Molto pittoresco, ma poco serio: ci sono giovani che non hanno mai visto una macchina per scrivere, scrivono pezzi inappuntabili ma vanno nel pallone quando è ora di sistemare il nastro con l'inchiostro. Con la mia Olivetti presa a prestito sono diventati giornalisti vari colleghi ma non mi renderò più complice di una farsa fuori dal tempo. Di gettarla in un cassonetto, lo so già, non troverò il coraggio: se qualcuno la vuole, a Trento e dintorni, mi scriva in email che gliela regalo, con la consapevolezza, però, che non vale niente. E se un giorno sentirò la nostalgia di quel suono sincopato, colonna sonora di un'epoca da me evitata per un soffio in cui l'attività di una redazione di giornale si misurava in decibel, aprirò il blog e me l'ascolterò contento.
Etichette: story-post, video-post
10 Comments:
per fortuna che sei passato al pc..."questo"...eppoi su Youtube?...mi sento tradito...
By dbdesign, at 5/2/07 12:58
In rete hai pure messo il mio personale ricordo del ticchettio che tutte le sere mi accompagnava prima di addormentarmi, mentre mio padre scriveva un pezzo per l'indomani...
Ciao Giovanna V.
By Anonimo, at 5/2/07 13:05
bel video.. il rumore mi ricorda il mio papy che scriveva i rapportini di lavoro dopocena, ma la sua era una lettera 22! qualche anno dopo io avevo pure comperato un libro di dattilografia per cercare di scrivere veloce e corretta ma .. dopo le prime quattro pagine di aaa.aaaa.aaaa.aaa bbbb.bbbb.bbbb (e soprattutto dopo i primi cinque nastrini "scancellini")ho desistito... ancor'oggi scrivo al computer con i due indici .. veloce ma solo con i due indici.
By giramondo, at 5/2/07 13:10
Dbdesign: ho saputo che YouTube promette lauti guadagni ai suoi utenti e non ho saputo resistere. Siamo già a due visite... non mi resta che aspettare: quando arrivo a un milione chiudo il blog e vivo di rendita!
Giovanna V.: devo dirlo.... ieri sera mentre registravo il minivideo si è svegliata Gretel, quasi spaventata, e ha detto: cos'è questo frastuono?
Giramondo: dieci dita, baby, dieci dita. Ho scritto pagine e pagine di "dalla falla malla balla" con i tasti della macchina da scrivere (quella del video) coperti dai cappucci colorati. Ogni dito il suo colore. All'università battevo tesi di laurea a 3 lire al carattere, 400 battute al minuto... come dattilografo avevo un futuro roseo! P.S. forse la lettera 22 vale qualcosa...
By ansel, at 5/2/07 13:17
Tutti i giorni do corpo al Dio
in cui crede la mia macchina da scrivere
Anne Sexton
By eus, at 5/2/07 14:09
Baci folli?
:-)
By ansel, at 5/2/07 14:18
No frettolosi, perche' torno a raccogliere dati per un lavoro.
Anzi consigliami un buon approccio per intervistare(o meglio far sputare il rospo) gli ottantenni :-)
By eus, at 5/2/07 14:21
Volume della voce alto e... molta pazienza...!
By ansel, at 5/2/07 14:24
Sì, dalla via quella macchina. Il notebook è più silenzioso, più indulgente, la ventola soffia via tutto. Se avrai nostalgia ascolterai il tichettio su You Tube. Quando vorrai coccolare il piccolo playboy farai doppio clic su my pictures.
By gallo, at 5/2/07 19:02
A casa mia ce n'era una ancor più vecchia. Mi piaceva batterci le dita anche se a volte si incastravano tra due tasti...
By mariatn, at 6/2/07 09:39
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