Le ali ai piedi
Sì, lo so che l'uomo non vola ma io so come si fa. Apro la finestra della camera da letto, quella che dà proprio sul tetto, e mi metto in equlibrio sulla tegole facendo attenzione a non spezzarle. E' questione di un attimo: tengo le dita delle mani ben chiuse, in modo che non passi l'aria in mezzo, e comincio a muovere le braccia su e giù, su e giù, non tanto forte ma convinto, finché mi ritrovo a mezz'aria e casa mia è là sotto. Per lo stupore scendo qualche metro ma mi basta un battito di mani per risollevarmi e superare gli alberi.
Sto sognando? E' possibile - mi dico - ma scaccio il dubbio perché nel momento stesso in cui mi pongo la domanda so per certo che son sveglio.
Signori, io so volare! E come volo: supero la funivia e scendo in picchiata verso il fiume dove seguo la corrente finché giunto alla montagna salgo, salgo, salgo. Com'è bella la città laggiù, così piccola che i difetti scompaiono. Ma più dei palazzi mi piacciono le persone e allora trattengo le mani dietro la schiena fin quasi allo stallo - sono Jonathan Livingston - e scendo in picchiata per dare un'occhiata ai piani alti delle case, alle terrazze invisibili sui tetti e per scoprire i segreti dei cortili interni dove - dipinte sui muri - trovo tre mongolfiere.
Ancora quel dubbio: sto sognando? Ma qual è il dormiente che si pone questa domanda? Io son sveglio - ora lo so - e son capace di volare. Ma un grido mi sorprende: VIAAA! E mi ritrovo con il piccolo play-boy, sul letto, che a suo modo urla FUNIVIA! Guardo fuori dalla finestra - deluso perché i miei piedi sono piantati a terra - e vedo una delle due cabine arrivare alla stazione di partenza. Ehi, un momento... che ci fanno le mie scarpe lì sul tetto?
P.S. quello di volare è il mio sogno ricorrente e quando mi capita sono davvero convinto di levitare, ma da qualche tempo il risveglio da terrestre (nel senso di non volatile) è meno frustrante perché corro al computer digito maps.live.com clicco sul bottone bird's eye view e vado a spasso per il mondo a scoprire panorami come questo o questo che certo voi conoscerete.
Dimenticavo, le scarpe sul tetto ce le ha messe Gretel che non le sopporta più...
Sto sognando? E' possibile - mi dico - ma scaccio il dubbio perché nel momento stesso in cui mi pongo la domanda so per certo che son sveglio.
Signori, io so volare! E come volo: supero la funivia e scendo in picchiata verso il fiume dove seguo la corrente finché giunto alla montagna salgo, salgo, salgo. Com'è bella la città laggiù, così piccola che i difetti scompaiono. Ma più dei palazzi mi piacciono le persone e allora trattengo le mani dietro la schiena fin quasi allo stallo - sono Jonathan Livingston - e scendo in picchiata per dare un'occhiata ai piani alti delle case, alle terrazze invisibili sui tetti e per scoprire i segreti dei cortili interni dove - dipinte sui muri - trovo tre mongolfiere.
Ancora quel dubbio: sto sognando? Ma qual è il dormiente che si pone questa domanda? Io son sveglio - ora lo so - e son capace di volare. Ma un grido mi sorprende: VIAAA! E mi ritrovo con il piccolo play-boy, sul letto, che a suo modo urla FUNIVIA! Guardo fuori dalla finestra - deluso perché i miei piedi sono piantati a terra - e vedo una delle due cabine arrivare alla stazione di partenza. Ehi, un momento... che ci fanno le mie scarpe lì sul tetto?
P.S. quello di volare è il mio sogno ricorrente e quando mi capita sono davvero convinto di levitare, ma da qualche tempo il risveglio da terrestre (nel senso di non volatile) è meno frustrante perché corro al computer digito maps.live.com clicco sul bottone bird's eye view e vado a spasso per il mondo a scoprire panorami come questo o questo che certo voi conoscerete.
Dimenticavo, le scarpe sul tetto ce le ha messe Gretel che non le sopporta più...
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6 Comments:
Una volta trovate le mongolfiere il più è fatto, basta staccarne una dal muro e possiamo partire per il giro del mondo. Qualcuno ha 80 giorni liberi quest´estate?
Baci Verniani
By eus, at 30/5/07 22:03
Sognavo anch’io situazioni assurde, ma da quando a cena ho sosituito la pizza del cubano vicino a casa con il passato di verdure, rimango tranquillo qui in città. Forse sei intollerante alle merendine che rubi all’innocente.
By gallo, at 31/5/07 06:11
Ma non è che le scarpe sul tetto Gretel le ha messe perchè cominciano ad emanare un certo odorino?
By dupont, at 31/5/07 10:08
Anch'io volo. Basso però, perchè a volare alto si rischia di perdersi nel cielo e di non ritrovare più la strada di casa.
By Mariatn, at 31/5/07 11:42
quando ho visto le due scarpe volare pensavo fosse perchè avevi assaggiato la bottiglietta che ti è arrivata. che a me quell'effetto un po' lo fa. tipo la pozione di asterix, mette un le ali ai piedi...
:-)
oh, dimmi poi qualcosa se ti è piaciuto dopo che hai provato (e mandami anche quella cosa che ti ho chiesto...che poi mi dimentico davvero).
By dud, at 1/6/07 21:43
dupont: bingo!
mariatn: io invece VOLO ALTO e infatti poi mi SCHIANTO....
dud: la "roba" non l'ho ancora provata... me n'è mancata l'occasione... ti terrò aggiornato! l'altra "roba" invece te la spedirò al ritorno dalle ferie... vediamo se Javert passa di qua che pensa... ;-)
By ansel, at 2/6/07 00:59
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