fuoridalpalazzo

21 maggio 2007

Una bomba nel cassonetto

Pensavo che lo sguattero, l'operaio della catena di montaggio e il venditore porta a porta fossero - per motivi diversi - brutti lavori, finché ho scoperto che esiste lo 007 dei rifiuti, quell'uomo che controlla ciò che finisce nel cassonetto e in caso di errori o furberie si lancia alla ricerca del colpevole partendo dai pochi e sporchi indizi a sua disposizione.
Fermo lettore, non pensare che io sia un giornalista snob perché scrivo di rifiuti in una redazione del centro storico, seduto dietro una scrivania dove c'è un vaso di fiori profumato: so di che parlo e te ne darò la prova. Di rifiuti sono un esperto perché a casa nostra sono il delegato al trasporto delle borse d'immondizia dal quarto piano in cui viviamo (senza ascensore) fino all'isola ecologica (bel nome per un luogo orrendo) che rovina la piazzetta.
Del sacchetto immateriale che continua a rompersi sulle scale lasciandomi nei guai ho già scritto l'anno scorso: nulla è cambiato, quella pellicola sottile progettata per biodegradarsi in discarica gioca sempre d'anticipo e si fa da parte prima ancora di arrivare al cassonetto. Ormai ci ho fatto l'abitudine e sulle scarpe mi è rimasta una macchia di fondi di caffè. Quello che mi preoccupa sono le borse di plastica piene di materiale indifferenziato, così pesanti che mi lasciano il segno sulle mani mentre - gradino dopo gradino - penso che casa nostra sia un'eccezione alle leggi della fisica, un luogo stregato dove la materia in uscita è di molto superiore a quella che viene introdotta.
Non è solo colpa nostra. Il ciclo produttivo dei rifiuti inizia subito dopo la spesa settimanale: saliamo i quattro piani carichi di mercanzia e cinque minuti dopo tocca a me (il netturbino di famiglia) scendere con uno scatolone pieno di scorie fresche che in gergo tecnico si chiamano "imballaggi", materia compresa nel prezzo (ricordiamocene sempre al momento di pagare) che però finisce nel cassonetto poco dopo l'acquisto. Prima o poi bisognerà decidersi a tagliare fuori dal carrello della spesa chi vende il fumo come se fosse arrosto.
Poi - questa è storia quotidiana - cominciano i dilemmi: la plastica di qua, la carta di là, il vetro di qua e via dicendo, fin qui ci arrivano anche i bambini, ma dove devo mettere il tetra-pack? Risposta: nell'immondizia, pare incredibile ma bisogna buttarlo via. E le cartine dello yogurt? Nel dubbio le metto nel cassonetto blu (plastica e metallo), sperando di far bene mentre con gli oggetti tecnologici - plastica, metallo, cristalli liquidi e sicuramente qualche pila nascosta all'interno - vado nel pallone.
Se fosse solo per questo lo 007 dei rifiuti con me non dovrebbe temere. Ma c'è dell'altro: noi la chiamiamo la "bomba" ed è quel carico speciale che parte dal quarto piano una volta al giorno sigillato in una busta bianca annodata cinque volte. Tengo la bomba in terrazza quindi con un grido avviso gli altri due residenti ("vadoooo!") e mi lancio verso l'isola ecologica. Lì, trattenendo il fiato, deposito le cacche del piccolo di casa che ancora non ha imparato l'uso del vasino né sembra ansioso d'imparare. Mi hanno detto che ne produce - pannolini compresi - una tonnellata l'anno e poiché non ci credevo mi sono messo la maschera antigas e ho pesato la borsa giornaliera: fanno 3 chili e 300 grammi, in un anno parliamo di una tonnellata e 200 chili, il piccolo promette bene, è già sopra la media.
E' per colpa della "bomba" che il lavoro dello 007 è uno dei peggiori al mondo: lo immagino mentre alza il coperchio del cassonetto verde - è lì purtroppo che devo buttare l'ordigno, non ho altre soluzioni - e muore all'istante. Sarà colpa mia. Per salvare la vita del detective penso che potrei passare ai "ciripà" che - per chi non lo sapesse - sono i pannolini lavabili. Morirà la lavatrice.

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9 Comments:

  • Ti dirò che questa raccolta differenziata ha creato un bel problema, almeno per quanto mi riguarda, anche se devo essere sincera non sono così ligia..... Per quanto riguarda lo 007 dei rifiuti, non avendo bimbi piccoli che girano per casa, non avevo pensato alla cosiddetta bomba ..., dico quindi che il suo è proprio un lavoro di merda... (chiedo scusa per il linguaggio ma un'altra parola non poteva rendere meglio l'idea, giusto?)

    By Anonymous dupont, at 21/5/07 10:49  

  • E se la storia si ripetesse più avanti? La borsa potrebbe essere piena di pannoloni, non spetterebbe a te smaltirli, ma solo riempirli. A centodue anni fare quattro piani senza ascensore sarà un sogno. Sperimenterai così i ricorsi storici . Non aver fretta di cambiare la situazione, chiudi il naso e corri al bidone verde fin che puoi!

    By Anonymous gallo, at 21/5/07 10:57  

  • E' quasi estate, il momento migliore per togliere il pannolino. Per qualche mese dovrete raccogliere la pipi' da terra, ma poi vedrete che soddisfazione non doversi piu' dissanguare comprando pannolini ne avvelenare annusandoli.

    Ho notato che piu' si usano prodotti freschi, piu' spazzatura si produce: vuoi vedere che siamo noi cuochi per passione, a destabilizzare l'ecosistema...

    Baci appena sfornati

    By Anonymous eus, at 21/5/07 11:06  

  • LA SCELTA CHE HA FATTO SUPERCOOP DI METTERE FUORI DAL NEGOZIO, MA ALL'INTERNO DELLO STESSO, UN BANCONE PER LASCIARE DA LORO GLI IMBALLAGGI CHE SI BUTTEREBBERO A CASA CI PIACE, IL GUAIO è CHE NON ANDIAMO SPESSO FINO A LA'.... E QUINDI ANCHE NOI PRODUCIAMO TONNELLATE DI RIFIUTI! E' PROPRIO UNA QUESTIONE DI MENTALITA' CHE A NOI ITALIANI MANCA.
    ANSEL, TI MANDO (NON SO POSTARLE QUI, QUINDI LE MANDO ALL'INDIRIZZO MAIL) DUE FOTOGRAFIE CHE HO SCATTATO IN GIRO CON LA BELVA, SOTTO CASA ..... CHE SCHIFO!
    IO SONO CONTENTA DI QUESTI 007 E SE TROVANO I COLPEVOLI CHE ABBANDONANO I RIFIUTI FUORI (GUARDA CHE IL KANGURO FUNZIONA QUASI SEMPRE, MA TANTI NON HANNO TEMPO DI ASPETTARE) GLI FACCIO DARE UN MORSO SULLE CHIAPPE DA MISHA.....

    By Anonymous VALENTINA E MISHA, at 22/5/07 11:06  

  • Ma sai qual'è il colmo? Che in alcuni supermercati mi cazziano regolarmente (ma io continuo imperterrita) perchè non insacchetto sempre tutto. Ad esempio, se compro un melone, lo peso e ci appiccico l'etichetta direttamente sulla buccia, senza insacchettarlo prima... idem con le banane, con una verza, con un cavolo... ma perchè devo assolutamente prendere il sacchettino di nylon??

    By Anonymous mariatn, at 22/5/07 12:47  

  • Mariatn sei una francese perfetta!!
    IERI HO VISTO UN SIGNORE APPICCICARE LO SCONTRINO APPICCICOSO SU UN CESPO DI LATTUGA E CON STILE METTERLO NEL CARRELLO!
    tRENTINA ALL'ESTERO

    By Anonymous Anonimo, at 22/5/07 13:46  

  • Ehi, anch'io sono un francese... compro le banane e attacco l'etichetta sulla buccia! Però nel mio supermercato non mi dicono nulla.... Marì... andiamo avanti così!

    P.S. io non uso nemmeno i guanti...

    By Blogger ansel, at 22/5/07 17:40  

  • Il guantino io lo uso e poi lo intasco (a casa lo uso per raccattare la cacca del gatto dalla vaschetta).
    Ma, ecco, tu sei un giornalista, fai un bell'articolo sul falso mito della salvaguardia dell'IGIENE con la storia del guantino per la frutta e la verdura. Tutti la lavano prima di consumarla!
    E allora bisognerebbe lavare anche tutto il resto che si compra, perchè tutti possono toccare tutto prima di scegliere, e noi infiliamo tutto nel frigo e nelle nostre dispense.
    E vogliamo poi parlare di quando si provano abiti o scarpe?? Seguendo lo stesso principio di dovremmo prima incellofanare tutti!

    By Anonymous mariatn, at 23/5/07 09:26  

  • mariatn (nei prossimi giorni "la complice"): parliamo di scarpe, visto che proprio tu continui a dire che sarebbe ore di cambiarle (le mie). si può provarle nel negozio senza calze o calzini? proprio l'altro giorno mi si è posto il problema...

    By Blogger ansel, at 23/5/07 15:21  

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