Fenomeno editoriale
Per tutti quelli che si sono appassionati alla vicenda del best seller da 40 copie, ecco un'intervista a Pierluigi Tamanini andata in onda ieri sera su Rttr. L'autore ringrazierà per l'ulteriore pubblicità gratuita, così rendo noto un retroscena: prima di ricevere questo file da un amico avevo registrato la trasmissione con il telefonino puntato verso il televisore mentre guardavo l'intervista con i colleghi. Ma il video era inservibile: troppe risate in sottofondo.
13 Comments:
Questa intervista non ha bisogno del mio commento. Non voglio parlare di Tamanini o del suo libro né scatenare un altro flame, però torno a sottolineare che la Aletti NON è una casa editrice vera ma A PAGAMENTO. Su 150 copie stampate, l'autore deve comprarne almeno 70: è sufficiente questo per pubblicare con Aletti, che con questo metodo copre tutte le proprie spese. La Aletti non offre ufficio stampa né offre alcuna distribuzione per i propri libri, li spedisce semplicemente a chi(privato o libreria) li ordina. Entrate nella libreria più grande e più fornita d'Italia, quella che ha anche le case editrici piccinepicciò, non troverete neanche qui un libro della Aletti. L'unica cosa che distribuisce è una rivista letteraria, sulle finalità della quale preferisco non pronunciarmi. Definire la Aletti una casa editrice è un'offesa alle piccole realtà editoriali indipendenti e serie che esistono in Italia,(voland, minimum fax, alet, stampa alternativa, marcosymarcos, e potrei continuare), che investono i loro soldi e il loro lavoro in progetti e autori in cui credono e rischiano con ogni nuova uscita.
Consiglio ad Ansel di mettere il link di quel pezzo di Repubblica in bell'evidenza nel post, non nei commenti. Ripeto, niente flame.
By eus, at 23/1/09 12:18
grazie
By Anonimo, at 23/1/09 12:38
me lo potresti spedire?
l'autore,
grazie!
By Anonimo, at 23/1/09 12:39
Se ho capito bene, non potendo ricorrere, per vari motivi, alle case editrici “serie” il solo valore aggiunto che uno scrittore dà alla sua opera quando si rivolge ad una pseudo-casa editrice è quello di vedere impresso sulla copertina “ XY Editore”, perché se la fa stampare da una tipografia commerciale troverà scritto ad es. “Tipografia La Precisa”. Se non godrà di alcun servizio aggiuntivo e se il prezzo di listino per copia risulta quasi identico fra i due canali , la scelta più vantaggiosa sarà la pseudo-casa editrice in quanto l'opera “sembrerà” più professionale. Quindi nella scelta, l'autore ha il problema di stabilire quanto è disposto a pagare in più per appagare la propria vanità. Dove sbaglio? Gallo.
By Anonimo, at 23/1/09 13:27
perchè il video fa ridere?
By Anonimo, at 23/1/09 13:52
Hai ragione, in effetti fa piangere...
By Anonimo, at 23/1/09 14:09
Non so se fa più ridere o piangere, noi però ridevemo... soprattutto quando sentivamo cose come queste:
"fenomeno editoriale che sta facendo scalpore in Trentino e forse non soltanto..."
"certo sono temi molto forti, lo sconsiglio a persone un po' bigotte..."
"siamo già in seconda edizione... le cose vanno molto bene, sono stupiti anche loro..."
"ho già scritto due romanzi brevi, ora ne sto scrivendo un altro bello tosto...."
"il mio romanzo è un romanzo d'autore, quindi con contenuti filosofici e psicologici come quasi tutti i romanzi d'autore..."
"ritmo serrato, paratattico... la trama ricorda quella dei best seller..."
Per chi voleva la copia: è su internet, basta che te la scarichi...
By ansel, at 23/1/09 14:41
scusate, non capisco, che se ne sia parlato tanto mi pare sia vero, ma dite che il libro fa schifo?
By Anonimo, at 23/1/09 14:50
O Dio Dio Dio Dio Dio Dio
A me fa sempre piu'pena......
dopo quest'intervista mi vergogno per lui, ha tutta l'aria di uno che non si rende nemmeno conto delle minchiate che spara aggra (e chissa' quelle che scrive a pagamento) e neanche quel pirla dell'intervistatore sembra rendersene conto, roba da RTTR! ReteTeleTrentiniRintroniti?¿?¿?¿
consoliamo con i bastardi, che alla faccia dei 22 anni NE SANNO!!!!
By The Brother, at 23/1/09 17:34
Mi sono simpatici coloro che ridono e se posso mi aggrego. Alle volte riesco solo a sorridere, come in questa vicenda, dove ad alcuni impiegati dipendenti delle aziende d' informazione è occorso un accidente di lavoro, procurato da un giovane che dice di voler fare lo scrittore.
Facciamo una foto di gruppo . Mettiamo davanti quelli che ridono e il giovane esperto di marketing, perché sono ilari. Dietro, gli altri impiegati che si rodono perché quelli davanti han detto loro: cazzoni!
Eventuali lettori di questo blog, se lo desiderano, si mettano secondo le loro personali preferenze.
Io, pur sorridendo, mi colloco dietro, dopo gli impiegati che si rodono.
Il mio è un sorriso consolatorio, quello di un ex ragioniere (!) che vede degli appartenenti ad un diverso settore della propria categoria, costantemente compressi fra la necessità di dover guadagnare lo stipendio sparando dal proprio desktop i file quotidiani che io leggerò e la più nobile aspirazione di essere originali, creativi, precisi ecc. ecc.
“Splashh” la foto e scattata, ora andate tutti in ufficio a produrre.
Colleghi impiegati nei giornali e nelle tivù , vita dura la vostra. Quando sbagliavo io se ne accorgevano in pochi e i gli altri contabili, sapendo che l'errore era immanente, non mi sbeffeggiavano.
Ragioner Gallo.
By Anonimo, at 24/1/09 06:34
qualcuno mi lascia il link dove si può scaricare il romanzetto? Sono curioso ma non abbastanza da spendere 20 euri. grazie A
By Anonimo, at 25/1/09 11:46
Un romanzo d'autore dal ritmo sincopato. Stupendo!
By Anonimo, at 26/1/09 15:25
La frase "la trama ricorda quella dei best seller" è agghiacciante, oltre che senza senso.
By Daniele, at 28/1/09 18:07
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