Lo chiameremo Gordon
Mettiamoci il cuore in pace: il nome perfetto non esiste. Sarebbe l'ambizione di ogni genitore, quella di battezzare il figlio con un nome ben abbinato col cognome, un nome che esprima le qualità del figlio e (perché no?) quelle della famiglia, un nome originale ma che non esponga chi lo porta a curiosità o prese in giro, un nome con buone referenze ma che non sia passato alla storia - da una parte o dall'altra - con una potenza tale da schiacciare l'incolpevole figliolo. Nessuno chiederà mai a un Cesare di diventare imperatore, per carità, ma sarebbe ridicolo ritrovarsi in casa un Bruno biondo come il sole, un diabolico Clemente o un agnostico Pasquale.
Parlo di nomi maschili perché questi mi vengono in mente dovendo dare un nome - a breve - all'ultimo figliolo. Non siamo gente che bada alle tradizioni familiari, quindi è solo un caso (lo giuro) se il primogenito si chiama come il nonno: ci piaceva il suono della parola Emilio, tutto qui. E apro con questa rivelazione il capitolo dedicato all'età dei nomi, perché Emilio - ammettiamolo - è un nome vecchio, da ragazzo del '99 come dice un amico di famiglia, riferendosi al 1899 se a qualcuno tra i più giovani fosse venuto il dubbio. La conferma arriva dalle statistiche del Comune che ha calcolato in 56 anni l'età media dei 100 Emili (pochi) che vivono in città: il mio servirà - se non altro - a svecchiare un po' il ristretto club dei portatori di questo nome antico.
Sempre meglio di Lino, Livio e Tullio che risultano nomi riservati ai quasi settantenni mentre Umberto si ferma a 62 (pensavo peggio).Non sono cose da sottovalutare. Chiedetelo al mio collega D. che un giorno scoppiò a ridere sulla spiaggia di Jesolo di fronte ad una madre che a gran voce richiamava all'ordine il figlioletto di tre anni: Ivo! Ivo! vieni sotto l'ombrellone!
Le variabili in gioco sono così importanti e numerose che in attesa del nome vero il bimbo in arrivo l'abbiamo chiamato Gordon, giusto per dare ascolto al fratello maggiore a cui improvvidamente abbiamo chiesto aiuto. Non poteva venire nome diverso da un bambino che ha come universo di riferimento un'isola inglese attraversata da binari ferroviari su cui corrono treni dal volto umano che si chiamano Thomas, Edward, Henry e appunto Gordon, cioè la locomotiva più grande, più potente e più veloce della serie di cartoni animati. E Gordon fu. Così a casa nostra - anche quando siamo un po' nervosi - sembra sempre di stare in una barzelletta:quando arriva Gordon? come sta Gordon? questo pigiama non ti va più bene, lo mettiamo via per Gordon. Gli amici ci ascoltano e poi dicono: va bene Gordon, ma il nome vero qual è? Allora noi lo diciamo - con una certa titubanza perché ormai abbiamo capito l'effetto che fa - e la reazione è che ci guardano come se fossimo dei barbari: Attilio? Eppure Leonardo non ci pareva il caso perché all'asilo tra Leonardo uno, Leonardo due e Leonardo tre rischiano ormai di perdere il conto. Idem per i Matteo che si dividono in Matteo grande e Matteo piccolo. Non parliamo dei Mattia. Gli unici che hanno un nome un po' diverso sono i cinesi ma nessuno riesce a pronunciarli e allora le madri accettano (non so quanto di buon grado) di chiamarli con un soprannome italiano tanto che ce n'è uno che risponde al nome Mario.
Con i nomi non si scherza. Parola di uno che ha sofferto per anni il fatto di avere un nome che finisce con la "a", proprio come le femminucce. I bambini sono tremendi. Solo con gli anni ho scoperto che Andrea - nome che si mantiene giovane con i suoi 28 anni di età media - significa uomo virile. Magra consolazione, alle medie infatti non mi prendeva più in giro nessuno. Ma se un nome non piace si può sempre metterci rimedio: conosco un Dino che all'anagrafe risulta Alfredo. Ci sono schiere di Luigi che per tutti ormai son Gigi. Ma nelle regole che ci siamo dati vale quella che non vogliamo un nome da storpiare, insomma niente Francesco (nome che torna di gran moda) se c'è poi il rischio di ritrovarsi in casa un Checco.
Abbiamo ancora tre mesi di tempo per trovare un nome a Gordon. Mal che vada - come ancora fa qualcuno - quando verrà il giorno chiederemo aiuto al calendario.
Parlo di nomi maschili perché questi mi vengono in mente dovendo dare un nome - a breve - all'ultimo figliolo. Non siamo gente che bada alle tradizioni familiari, quindi è solo un caso (lo giuro) se il primogenito si chiama come il nonno: ci piaceva il suono della parola Emilio, tutto qui. E apro con questa rivelazione il capitolo dedicato all'età dei nomi, perché Emilio - ammettiamolo - è un nome vecchio, da ragazzo del '99 come dice un amico di famiglia, riferendosi al 1899 se a qualcuno tra i più giovani fosse venuto il dubbio. La conferma arriva dalle statistiche del Comune che ha calcolato in 56 anni l'età media dei 100 Emili (pochi) che vivono in città: il mio servirà - se non altro - a svecchiare un po' il ristretto club dei portatori di questo nome antico.
Sempre meglio di Lino, Livio e Tullio che risultano nomi riservati ai quasi settantenni mentre Umberto si ferma a 62 (pensavo peggio).Non sono cose da sottovalutare. Chiedetelo al mio collega D. che un giorno scoppiò a ridere sulla spiaggia di Jesolo di fronte ad una madre che a gran voce richiamava all'ordine il figlioletto di tre anni: Ivo! Ivo! vieni sotto l'ombrellone!
Le variabili in gioco sono così importanti e numerose che in attesa del nome vero il bimbo in arrivo l'abbiamo chiamato Gordon, giusto per dare ascolto al fratello maggiore a cui improvvidamente abbiamo chiesto aiuto. Non poteva venire nome diverso da un bambino che ha come universo di riferimento un'isola inglese attraversata da binari ferroviari su cui corrono treni dal volto umano che si chiamano Thomas, Edward, Henry e appunto Gordon, cioè la locomotiva più grande, più potente e più veloce della serie di cartoni animati. E Gordon fu. Così a casa nostra - anche quando siamo un po' nervosi - sembra sempre di stare in una barzelletta:quando arriva Gordon? come sta Gordon? questo pigiama non ti va più bene, lo mettiamo via per Gordon. Gli amici ci ascoltano e poi dicono: va bene Gordon, ma il nome vero qual è? Allora noi lo diciamo - con una certa titubanza perché ormai abbiamo capito l'effetto che fa - e la reazione è che ci guardano come se fossimo dei barbari: Attilio? Eppure Leonardo non ci pareva il caso perché all'asilo tra Leonardo uno, Leonardo due e Leonardo tre rischiano ormai di perdere il conto. Idem per i Matteo che si dividono in Matteo grande e Matteo piccolo. Non parliamo dei Mattia. Gli unici che hanno un nome un po' diverso sono i cinesi ma nessuno riesce a pronunciarli e allora le madri accettano (non so quanto di buon grado) di chiamarli con un soprannome italiano tanto che ce n'è uno che risponde al nome Mario.
Con i nomi non si scherza. Parola di uno che ha sofferto per anni il fatto di avere un nome che finisce con la "a", proprio come le femminucce. I bambini sono tremendi. Solo con gli anni ho scoperto che Andrea - nome che si mantiene giovane con i suoi 28 anni di età media - significa uomo virile. Magra consolazione, alle medie infatti non mi prendeva più in giro nessuno. Ma se un nome non piace si può sempre metterci rimedio: conosco un Dino che all'anagrafe risulta Alfredo. Ci sono schiere di Luigi che per tutti ormai son Gigi. Ma nelle regole che ci siamo dati vale quella che non vogliamo un nome da storpiare, insomma niente Francesco (nome che torna di gran moda) se c'è poi il rischio di ritrovarsi in casa un Checco.
Abbiamo ancora tre mesi di tempo per trovare un nome a Gordon. Mal che vada - come ancora fa qualcuno - quando verrà il giorno chiederemo aiuto al calendario.
10 Comments:
Nice post!
fratello ti confermo, dopo aver fatto una breve indagine tra gli amici stretti, che poco o tanto conoscono anche te, che il nome attilio non è che non piaccia, ma pare sia quasi un crimine anche pensare di darlo a un bambino del 2009), la risposta, accompagnata da un espressione di incredulità e sgomento è:"ATTILIO?????? che nome è????
Io contiunuo cmq a sostenerlo, secondo me sono le origini dolomitiche, attilio è un nome da duri, da eroi, da montanari, da gente con le palle, i cittadini non lo capiranno mai....!!!!
cmq alla fine anche gordon può andare bene, (qualcuno mi ha detto, sempre meglio di attilio.....) magari tra dieci o ventanni scoprite che faceva parte di una corrente di nomi di tendenza che siete stati avanguardisti nella scelta e che avete aperto una strada.
per consolarti ti dico che conosco una ragazza che si chiama aprile un ragazzo attila una ragazza attilia e un Jairo
ci sono buchette delle lettere su cui leggi nomi e cognomi tipo (giuro non sto inventando):
Crocifisso Di DIo (in una Frazione del monte bondone)
Natale Glorioso (giro 33 trento nord)
già conosci il mitico Burlon Perfetto
a trento sud ci sono due coppie straordinarie che rispondono ai cognomi di:
1 Pivotto e Canna
2 Capelli e Caporaso
per finire ti dirò che
un collega giura che agli inizi della sua carriera in provincia di genova consegnava posta a un certo: Rolando Spinelli.
By The brother, at 9/3/09 14:56
Quando svelai ai parenti curiosi che avrei chiamato il mio primogenito Tommaso...le reazioni furono varie ma in generale non entusiaste. Il commento più colorito fu quello della futura nonna materna che sentenzio:" l'è en nom da bacan!" Mi fu suggerito di altoatesinizzarlo con Thomas(cosa che adesso gli farebbe molto comodo!)!
Proprio l'idea che fosse un nom da bacan mi tolse ogni dubbio...adesso di Tommasi pare che ce ne siano anche troppi in giro!!
Attilio è bello...speriamo non diventi di moda e che resti, come dice "brother" un nome da montanari, un nome per pochi!!
Auguri ad Attilio-Gordon e a tutti voi!
Trentina all'estero
By Anonimo, at 9/3/09 18:32
Attilio:nome tosto per un bambino tosto.
Ma se le vostre convinzioni cominciano a vacillare potreste ripiegare su Riccardo: anche questo è tosto, basta pensare al cuor di leone; inoltre il piccolo play boy non ha forse un amico- figlio- fratello...che si chiama Richi?
By Anonimo, at 9/3/09 19:25
Che tragedia scegliere il nome! Tanto non riuscirai mai a far contenti tutti :-)
Io eviterei Attilio (che però mi piace) solo per l'assonanza con Emilio. Credo che i nomi debbano essere nettamente diversi: per prima cosa perchè non deve sembrare che il piccolo sia sulla "scia" del grande e poi, vi confonderete comunque chiamando uno per l'altro e forse, differenziandoli maggiormente, sarà più difficile (ai miei dà molto fastidio quando chiamo uno col nome dell'altro).
Vuoi un consiglio? Vai in biblioteca, ci sono tanti libri sui nomi da dare e sui loro significati e nelle poche sere invernali che ancora rimangono, seduti vicino alla stufa, provate a pronunciarli insieme al cognome e vedete l'effetto che fa :-)
Mariatn
By Anonimo, at 10/3/09 09:11
Ah, a proposito di nomi e di come vengono considerati insoliti a seconda delle persone, ti racconto un aneddoto che mi è capitato anni fa al mare. Una nonna con la figlia e la nipotina chiede ad un nostro amico come si chiama il suo piccolo. "Jacopo" risponde il nostro amico. E la nonna, sottovoce alla figlia: "Jacopo? ma che razza di nome è?" La sua nipotina si chiamava Selica (italianissima, eh!)
Mariatn
By Anonimo, at 10/3/09 09:26
Ansel, non pensavo che avessi tanta passione per il risorgimento da voler perpetuare il ricordo dei fratelli Bandiera, Attilio ed Emilio :)
Come ben sai in quanto a nomi strani devo solo stare zitta...
By eus, at 10/3/09 10:15
@tilio, e-mailio...nomi troppo avanti....comunque Gordòn - pronunciato alla veneta con la prima vocale stretta e l'ultima accentata - comincia a piacermi....la versione inglese invece non mi piace...
ciao
dbdesign
PS: a quando il lieto evento?
By Anonimo, at 11/3/09 11:11
Attiliooooooooo, Emilioooooooooo .. concordo con mariaTn sull'assonanza tra i due fratelli !!!Attilio mi piace ma non come fratello per Emilio .. piuttosto Giordano "Gordon" Selva.. anche se la storpiatura Giordy è davvero brutta!!
la suocera di Emilio dunque boccia Attilio
By Anonimo, at 12/3/09 16:58
The brother: tengo duro! (inarrivabile la coppia capelli-caporaso)
Trentina all'estero: anche di Attilio dicono che è un nome da baccani.... !
Anonimo (ben informato): effettivamente c'era anche Riccardo tra i nomi papabili(non sostenuto da me) ma essendo Richi il figlio di Emilio (nonostante non abbia ancora quattro anni ha già una moglie, e tre figli cioè Richi, il bambino e la bambina) non potevamo chiamare Riccardo (Richi) suo fratello. E' stato lui stesso a porre il veto: non possiamo rubare il nome a Richi!
MariaTn: ma infatti! l'assonanza tra i due nomi è proprio il dubbio più grosso.....!
Eus: nomi patriotici eh? proprio d'altri tempi...
db design: a fine maggio.... come si chiamava quel mobilificio veneto....? ah sì: RAMPON.... se vuoi fare un affaron vieni da Angelo Rampon!
suocera di Emilio: cara suocera... sapessi quante sono quelle che vorrebbero essere suocere di Emilio!
By ansel, at 13/3/09 14:46
'tattento, al Gordon! I te lo ciama Goldon nel giro di quattro e quattrotto!
I boci sono tremendi per prendere per i fondelli i compagni.
By francesca, at 17/3/09 14:21
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