Lezione 21 di Baricco
Baricco mi piace - anche se dei suoi libri, una volta terminati, non mi resta quasi niente - per quel godimento istantaneo che mi procura durante la lettura. Dev'essere il ritmo, quel ritmo irresistibile che coinvolge il lettore e lo porta con sé. A volte esagera, il pifferaio Baricco, e tra le righe emerge (ahimé) l'artificio che ti ipnotizza e una volta palesato perde il suo potere. Ma poiché io leggo Baricco per godere (e non per criticarlo, di quelli ce n'è una grande folla) faccio finta di non aver scoperto i suoi trucchi e mi lascio riprendere nel vortice che mi trascina ogni volta in un diverso universo surreale. A chi non lo capisce non resta che la critica e per fortuna ogni tanto c'è chi attacca Baricco in modo divertente.
Della musica ho detto, quindi forse vi interesserà sapere che Baricco sta girando un film musicale e quella nave arenata che vedete qui sopra sui monti del Trentino, per l'esattezza sui versanti del Primiero, è la sua scenografia. Ah, dimenticavo: quella bianca non è neve, bensì ovatta, ma l'inganno è quasi perfetto e per i motivi di cui sopra fa lo stesso.
Il film si intitolerà Lezione 21 ed è il racconto fantastico di una lezione musicale, l'ultima, la ventunesima appunto, in cui un giovane studente scopre la storia della Nona Sinfonia di Beethoven. Sarà pronto entro la fine dell'anno e lo presenteranno al festival di Cannes. Quel giorno di febbraio che Baricco venne a Trento per il ciak inaugurale quelli della Provincia autonoma lo obbligarono a raccontare qualcosa del suo film e lui - nonostante le sponsorizzazioni - disse ben poco. Io ero lì a sentirlo, assieme a qualche ragazzina che gli chiedeva l'autografo, e a scoprire la sua antipatia pazzesca che non mi impedirà comunque di tenere i suoi libri nel bagno biblioteca dove di tanto in tanto me li godo. Già che c'ero ho girato un breve video con il telefonino cellulare e ve lo allego qui sotto. Se non capite nulla rassegnatevi: nemmeno i suoi collaboratori. Lo confessa lo stesso Barico che il film - dice - ce l'ha tutto in mente. Ora si tratta di metterlo su pellicola.
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